Il mio collega vi ha già detto che noi ragazzi delle classi seconde abbiamo quest'anno sperimentato lo scherma.
Quando si sperimenta un nuovo sport, le nostre prof di educazione fisica accompagnano il tutto anche da una spiegazione teorica.
Ecco quanto abbiamo imparato.
La scherma è uno sport di combattimento derivante dall’arte marziale omonima che consiste nell’offendere (colpire il bersaglio dell’avversario) e nel difendersi (evitare di essere colpiti) utilizzando un attrezzo sportivo che riproduce un’arma (spada, fioretto o sciabola).
La scherma è uno sport individuale: gli incontri, chiamati assalti, avvengono sempre tra due atleti, detti tiratori o schermidori, ed anche le gare a squadre non sono altro che sommatorie di incontri singoli. Gli assalti si svolgono su particolari strutture chiamate pedane, solitamente in materiale metallico, della lunghezza di almeno 14 metri e della larghezza di 1,5 - 2 m.
La scherma comprende tre specialità olimpiche (dette anche armi) che prendono il nome dagli attrezzi sportivi utilizzati: spada, sciabola e fioretto.
Per quanto riguarda gli attrezzi sportivi utilizzati, tutte le armi sono composte da:
- Punta: nel fioretto e nella spada essa contiene un piccolo pulsante (collegato alla presa di coccia tramite fili che corrono all’interno della lama) che, se premuto, permette la segnalazione elettrica delle stoccate; nella sciabola essa è semplicemente ripiegata su sé stessa a formare un piccolo occhiello;
- Lama;
- Coccia: elemento di protezione della mano di forma diversa a seconda delle armi (più
piccola nel fioretto, a forma di calotta sferica nella spada e più avvolgente nella sciabola);
- Presa di coccia: presa per il cavo di connessione con l’apparecchio segnala-stoccate;
- Cuscinetto;
- Impugnatura.
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